Formazione, il fulcro per investire nelle competenze

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In azienda anche chi deve semplicemente rispondere al telefono deve possedere la giusta professionalità per interagire correttamente con il cliente

Le aziende di oggi sono estremamente concentrate nel districarsi tra le attività quotidiane in un frenetico susseguirsi di problematiche a cui occorre trovare una soluzione rapida e immediata. Questo porta l’azienda a tracciare un percorso non lineare e non impostato strategicamente, ma solamente dettato dalla gestione delle incombenze. Sappiamo bene che un’organizzazione di qualsivoglia dimensione e settore vive anche di decisioni prese in contesti di emergenza, che non vogliamo assolutamente delineare come negative perché, al contrario, identificano il livello di reattività dell’organizzazione.

Tuttavia per essere aziende innovative e moderne è importante che la gestione a breve termine sia affiancata da una visione con un orizzonte temporale a lungo termine.

formazione professionaleIn un’ottica di lungo periodo ad assumere un valore fondamentale è la formazione, perché per essere innovativi occorre investire nelle competenze dei propri collaboratori.

In azienda ogni componente ha un ruolo importante che implica l’acquisizione, anche attraverso la formazione, di determinate conoscenze e competenze. Chi all’interno della struttura aziendale ricopre ruoli manageriali ad esempio, deve saper gestire un team, prendere decisioni ponderate, rappresentare l’azienda e i suoi valori. Allo stesso modo la persona incaricata di rispondere al telefono, seppur nella semplicità del lavoro, ha in mano quello che è il primissimo contatto con il cliente, ed è estremamente impattante sulla relazione che si andrà ad instaurare.

Per quanto riguarda il tessuto economico italiano possiamo affermare che le piccole e medie imprese tendono a non investire in formazione poiché, non vedendo risultati nell’immediato, non riescono a comprenderne il vantaggio e la necessità, nonostante invece sia il continuo aggiornamento professionale a fare la differenza. Non è difficile constatare come le aziende che decidono di investire nella formazione acquisiscano una marcia in più. Come consulente ho potuto verificare come i vantaggi derivanti dalla formazione rappresentino il punto di partenza per una maggiore competitività.

Fuori dagli schemi

La formazione, nella sua concezione più ampia, permette ai soggetti aziendali di individuare soluzioni. Il nostro cliente spesso non ha tempo per cercare la soluzione ad una problematica, ed è per questo che è importante che si circondi di persone e aziende già in grado di fornirgliela, siano esse tecnici, consulenti o gli stessi dipendenti. Investire in formazione significa anche aprire le porte all’innovazione. La formazione, infatti, non è solo teorica o tecnica bensì mentale, ma permette alle persone di pensare fuori dagli schemi (out of the box) e di creare sinergie vincenti.

Esemplare è il case history Diesel: quando la moda imponeva i jeans che andavano indossati rigorosamente interi, Renzo Rosso pensava fuori dagli schemi e introduceva sul mercato i jeans strappati: una forte provocazione, se pensiamo che in quel periodo un capo strappato o sgualcito veniva immediatamente eliminato. Una volta accertato che la realtà aziendale ha necessità di innovarsi e vuole fare la differenza ecco alcuni esercizi che possono aiutare un commerciante.

La formazione “contaminata”

Partiamo dal presupposto che nel contesto aziendale innovare significa individuare modi che solitamente appartengono a un determinato settore e applicarli ad un contesto aziendale completamente diverso. Il primo esercizio da svolgere consiste nel cercare novità e specificità appartenenti ad altri settori e farli entrare nel mio, permettendo la contaminazione tra le parti. Ecco come avviene la vera innovazione: non guardando cosa mettono in atto i concorrenti ma permettendo la contaminazione tra settori completamente diversi che sembrano non avere nulla in comune. Come consulente ho portato nell’agricoltura alcune tecniche di comunicazione o modi tipici del settore della moda, unendo due mondi che appaiono diametralmente opposti.

Anche questo esercizio di contaminazione può diventare una forma di aggiornamento. Pensiamo a un dirigente che tra mille impegni non ha tempo di seguire corsi di formazione, quale esercizio migliore se non quello di guardare altrove e rendersi conto di cosa succede intorno a me e alla mia realtà imprenditoriale?

Un altro esercizio molto utile consiste nel confronto con un collega straniero.

Conoscere una realtà diversa dalla mia, magari lontana non solo fisicamente ma anche a livello di settore, assume valore formativo per un duplice motivo: da un lato posso osservare l’andamento e il sorgere di problematiche e magari suggerire una soluzione (sappiamo bene che molto spesso l’occhio esterno è in grado di osservare la realtà in modo più oggettivo), dall’altro lato prendo coscienza delle difficoltà in cui potrebbe incorrere la mia azienda, perché ne ho davanti una che può differire dalla mia in alcuni aspetti ma assomigliarsi in altri. Le problematiche che questa azienda si trova ad affrontare ora potrebbero essere quelle io le potrei incontrare in un prossimo futuro.


Come favorire l’innovazione

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Raccogliere spunti e riflessioni da realtà aziendali diverse è un’azione molto importante, soprattutto se l’azienda opera in un contesto internazionale dal quale si può attingere per creare questo proficuo confronto tra colleghi.

Sono tre gli aspetti da considerare per favorire l’innovazione:

  • una strategia di lungo periodo fondata sulla formazione, così che i dipendenti siano nelle condizioni di creare sinergie e individuare soluzioni nuove e moderne,
  • una visione internazionale e di ampio respiro, che favorisca il confronto e lo scambio di opinioni tra realtà lontane anche fisicamente,
  • e infine la contaminazione tra i settori, che apre le porte ad idee nuove e diverse che permettono all’azienda di distinguersi e di aumentare la competitività sul mercato.

 

Formazione, il fulcro per investire nelle competenze - Ultima modifica: 2018-10-22T15:30:25+02:00 da Barbara Gamberini

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