Chimica in agricoltura e scelte strategiche di filiera

chimica in agricoltura
L’industria è chiamata a dimostrare che le sostanze e i prodotti fabbricati e immessi sul mercato non hanno alcun effetto nocivo sulla salute umana o degli animali o alcun impatto inaccettabile sull’ambiente.
Opinioni e riflessioni sul contesto normativo. Se ne parlerà in occasione dei convegni Compag del 29 novembre a Bologna e del 14 dicembre a Cassino (Frosinone)

L’impiego della chimica in agricoltura nel contesto europeo avviene all’interno di un quadro normativo tra i più attenti e stringenti a livello mondiale.

I principi ispiratori sono indirizzati alla protezione della salute umana, animale e dell’ambiente ma al contempo a salvaguardare la competitività dell’agricoltura comunitaria.

Particolare attenzione viene posta al principio di precauzione. Per questo l’industria è chiamata a dimostrare che le sostanze e i prodotti fabbricati e immessi sul mercato non hanno alcun effetto nocivo sulla salute umana o degli animali o alcun impatto inaccettabile sull’ambiente.

Perseguendo tali scopi negli ultimi 15 anni la revisione dei prodotti fitosanitari, secondo la direttiva 91/414 Ue, ha determinato il ritiro dal mercato europeo di quasi il 70% delle sostanze attive precedentemente ammesse.

Il regolamento 1107 del 2009, inoltre, ha introdotto ulteriori limitazioni, quali

  • il principio di sostituzione che comporta una valutazione comparativa tra sostanze con le stesse caratteristiche per l’esclusione di quelle con un profilo tossicologico peggiore;
  • Il principio di “cut off” o di eliminazione delle sostanze in base alla classe di pericolo piuttosto che del livello di rischio.

Tali limitazione potrebbero portare una decurtazione delle sostanze ora disponibili all’interno di una forbice valutata tra il 9% e il 25%.

Il regolamento 396/2005 stabilisce dei limiti massimi di residui sulle derrate alimentari dettate dal principio della massima precauzione per garantire la sicurezza dei consumatori a complemento del Regolamento 1107/2009 ed avendo un’ulteriore ripercussione sulla selezione delle sostanze attive e sulle modalità di impiego per la difesa delle colture.

La direttiva 128/2009, adottata dai singoli stati membri attraverso i Piani d’Azione Nazionale introduce delle indicazioni molto precise sulla formazione degli operatori, la gestione dei prodotti fitosanitari lungo la filiera e le modalità di impiego dei fitosanitari rendendo tra l’altro obbligatoria la difesa integrata.

LE CONSEGUENZE DELLA NORMATIVA EUROPEA

La forte regolamentazione è indubbiamente stata di stimolo e ha indirizzato la ricerca verso prodotti maggiormente rispettosi della salute e dell’ambiente andando incontro alla maggiore sensibilità dei diversi settori della società sia a livello dei consumatori ma anche dei produttori e degli operatori economici.

L’introduzione di nuove sostanze di maggiore contenuto tecnologico abbinato all’affinamento delle tecniche applicative hanno portato una forte contrazione dei quantitativi di prodotti fitosanitari utilizzati in agricoltura ed immessi nell’ambiente. Secondo i dati dell’Istat nel periodo 2004-2014 la riduzione dei fitosanitari in volume è stata del 15,8% interessando tutte le categorie di fitosanitari: fungicidi (-19%), insetticidi e acaricidi (-25,5%), erbicidi (-3,7%). Tali risultati sono stati ottenuti attraverso l’introduzione di nuove molecole o nuove formulazioni con attività maggiormente mirata all’avversità da controllare che hanno permesso una riduzioni delle dosi e del numero degli interventi. Il settore agricolo ha saputo adeguarsi alla domanda di alimenti di sempre maggiore qualità e all’evoluzione delle normative attraverso la razionalizzazione delle tecniche per l’impiego e l’utilizzo dei mezzi tecnici e dei fitosanitari in particolare contribuendo alla riduzione dei consumi ma, al tempo stesso, conservando la capacità di conseguire ottime rese. Gli ottimi risultati ottenuti, nei termini di un uso sostenibile dei fitosanitari per la riduzione del rischio e dell’impatto sulla salute umana e sull’ambiente grazie in particolare all’applicazione estesa della lotta integrata, trovano un riscontro nei dati sui residui di fitosanitari negli alimenti che le analisi eseguite dagli organismi di controllo riportano annualmente. Il trend, infatti, è ampiamente positivo se si considera che nel 2016 solo lo 0,5% dei campioni analizzati è risultato non conferme ai limiti di legge, contro una media europea dell’1,6% che di per sé costituisce un valore di eccellenza.

GLI ELEMENTI DI CRITICITÀ

Una buona regolamentazione è senz’altro, come in buona parte si è dimostrato, un elemento importante per innescare un meccanismo virtuoso per ottenere produzioni di elevata qualità nel rispetto della salute e dell’ambiente ma è necessario sottolineare come un eccesso di regolamentazione possa avere un effetto contrario. Non si possono infatti trascurare le difficoltà della ricerca di seguire una regolamentazione che diviene sempre più restrittiva con il rischio che gli investimenti non siano più economicamente sostenibili.

Analogamente le aziende agricole devono essere in grado di conservare e possibilmente migliorare le rese produttive per poter sostenere la concorrenza internazionale in un contesto di accordi bilaterali tra stati e all’interno dell’Organizzazione Mondiale del Commercio che espone le produzioni comunitarie alla concorrenza proveniente da paesi dove esiste un maggiore liberismo e misure meno restrittive nell’impiego di mezzi di produzione.

Allo stesso tempo è necessario considerare che se da un lato le normative sanitarie possono costituire un limite all’introduzione di prodotti di provenienza extra comunitaria devono comunque garantire gli approvvigionamenti della forte industria agroalimentare per quei settori dell’agricoltura che per limiti strutturali non possono soddisfare la domanda interna. È importante analizzare i bilanci nazionali e mondiali delle diverse derrate agricole, in particolare delle commodity per le quali il nostro paese e strutturalmente deficitario allo scopo di trovare un equilibrio che possa permettere lo sviluppo del comparto agricolo e di quello industriale.

L’applicazione del Piano d’Azione Nazionale per un uso sostenibile dei fitosanitari che adotta la direttiva europea 128/2009 trova due capisaldi nella formazione e nella lotta integrata. Ma in questi anni di applicazione gli operatori pur condividendone gli obiettivi e ritenendoli strumenti adeguati hanno segnalato importanti difficoltà applicative. La formazione, essendo demandata alle regioni, avviene in maniera non uniforme sul territorio nazionale per la mancanza del riconoscimento reciproco e di un coordinamento tra le regioni stesse che crea diversità di trattamento circa il diritto di formazione dei cittadini e problemi non indifferenti per gli operatori domiciliati in una regione ma che operano in un’altra. I disciplinari di lotta integrata si basano su un meccanismo che gli operatori ritengono superato determinando un’ulteriore selezione dei prodotti.

Un meccanismo che poteva avere una motivazione razionale in un passato in cui vi era una disponibilità elevata di prodotti approvati secondo criteri meno restrittivi, ma non nella realtà attuale in cui le sostanze attive disponibili per la miriade di colture e di avversità che interessano la variegata produzione agricola nazionale sono state ridotte del 70%. Prova ne siano le numerosi e frequenti deroghe che si rendono necessarie ogni anno per poter proteggere le produzioni. La selezione dei prodotti potrebbe essere proficuamente sostituita da stimoli per incentivare l’agricoltura conservativa e di precisione.

 

CONVEGNO NAZIONALE COMPAG

Si terrà presso il Savoia Hotel Regency di Bologna (Via del Pilastro 2, Uscita tangenziale n.9) il 29 novembre 2017

Titolo del convegno: «Le Rivendite Agrarie: il sistema, il ruolo e le opportunità per rendere sicuro e professionale l’impiego dei prodotti chimici in agricoltura».

Conduce: Davide Mengacci

 

Programma

Ore 09:30 Registrazione

Ore 10:00 Apertura dei lavori di Fabio Manara – presidente Compag

  • L’attività di Compag presso le istituzioni governative risultati e programmi di Piero Catelani
  • Il nuovo regolamento sui fertilizzanti e i precursori di esplosivi di Vittorio Ticchiati – direttore Compag e Manuel Isceri – Assofertilizzanti - Federchimica

 

Ore 11:15 Tavola rotonda:

Opinioni e riflessioni di filiera sull’importanza della chimica in agricoltura per incidere sulle scelte strategiche dell’Agricoltura Italiana

Partecipano: Bruno Caio Faraglia – Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali – Dirigente Servizio Fitosanitario Centrale, Produzioni Vegetali, Alberto Ancora - Presidente Agrofarma - Federchimica, Matteo Lasagna – Vice Presidente Confagricoltura, Carlo Licciardi - Presidente Anacer e Global Head Soy Bean/Meals di Cofco International sa, Fabio Manara - Presidente Compag

 

Ore 12:30 Informazioni tecniche:

  • Il quaderno di campagna, i corsi e il controllo dei magazzini di Edoardo Musarò
  • Le schede sui dati di sicurezza di Ivano Valmori - Image line

 

Ore 13:00 Chiusura dei lavori- segue buffet

 

CONVEGNO COMPAG SUD ITALIA

Si terrà presso Edra Palace Hotel in Via Ausonia angolo Via Cerro snc., 03043 -Cassino (Frosinone) il 14 dicembre 2017.

Tema dell’incontro:

«Le Rivendite Agrarie: il sistema, il ruolo e le opportunità per rendere sicuro e professionale l’impiego dei prodotti chimici in agricoltura».

Conduce il convegno: Davide Mengacci

 

Programma

Ore 16:30 Registrazione

Ore 17:00 Apertura dei lavori Fabio Manara – presidente Compag

  • L’attività di compag presso le istituzioni governative, risultati e programmi di Piero Catelani 
  • Il nuovo regolamento sui fertilizzanti e i precursori di esplosivi di Vittorio Ticchiati – direttore Compag e Manuel Isceri – Assofertilizzanti - Federchimica

 

Ore 18:15 Tavola rotonda:

L’importanza della chimica in agricoltura, opinioni e riflessioni di filiera per incidere sulle scelte strategiche dell’Agricoltura Italiana

Partecipano: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Matteo Lasagna – Confagricoltura, Alberto Ancora - Presidente di Agrofarma - Federchimica,  Mauro Bruni – Presidente di Aretè srl, Fabio Manara  - Presidente di Compag.

 

Ore 19:30 Informazioni tecniche:

  • Il quaderno di campagna, i corsi e il controllo dei magazzini di Edoardo Musarò
  • Le schede sui dati di sicurezza di Ivano Valmori - Image line

 

Ore 20:00 Chiusura dei lavori, segue rinfresco.

 

Leggi l’articolo completo su AgriCommercio & Garden Center n. 8/2017

L’edicola di AgriCommercio & Garden Center

Chimica in agricoltura e scelte strategiche di filiera - Ultima modifica: 2017-11-23T16:52:22+01:00 da Barbara Gamberini

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