Fediaf–Assalco hanno “tradotto” per il consumatore il Codice di buona pratica di etichettatura degli alimenti per animali da compagnia. Il rivenditore deve spiegare ai clienti come capire le indicazioni

Il pet food industriale offre garanzie sull’adeguatezza, la qualità e la sicurezza nutrizionale grazie alla normativa che regolamenta il processo produttivo dalla selezione delle materie prime fino alla commercializzazione del prodotto. Anche l’etichettatura è soggetta alle normative comunitarie, in modo da facilitare l’atto dell’acquisto fornendo informazioni chiare, concise, precise, veritiere e corrette sulla composizione, le caratteristiche e l’impiego del prodotto.

guida etichette pet-food
La Guida per i clienti è nata con lo scopo di spiegare i contenuti dell’etichetta del pet food

Ebbene, la Fediaf (Federazione europea dell’industria degli alimenti per animali da compagnia) ha recentemente aggiornato il Codice di buona pratica di etichettatura degli alimenti per animali da compagnia, in base alle novità normative e di prodotto. E poi ha tradotto questo documento, tecnico e poco comprensibile ai non addetti, in un opuscolo agile e comprensibile, intitolato Guida per gli acquirenti, dove spiega ai proprietari come leggere le etichette del pet food e scegliere così il prodotto più adeguato al proprio animale da compagnia.

La Guida è disponibile in italiano sul sito Assalco, l’Associazione che rappresenta Fediaf nel nostro Paese.

Ecco i passi più importanti da conoscere, per poterli a vostra volta spiegare ai vostri clienti più attenti agli acquisti.

Le domande dei clienti

Che differenza c’è fra “completo” e “complementare”?

In genere si trova la dicitura “Alimento completo per X” oppure “Alimento complementare per X”.

La “X” definisce la specie animale (es. cane oppure gatto) ed, eventualmente, la particolare fase della vita dell’animale, es. “Alimento completo per cani adulti”.

“Completo” significa che il pet food apporta tutti i nutrienti di cui l’animale necessita ogni giorno, se nutrito come descritto.

“Complementare” significa che l’alimento è destinato ad essere associato con un altro (es. pet food umido associato a biscotti per animali); oppure può indicare uno snack o un premio per aiutare il pet a mantenersi in buona salute, ad es. per la cura/igiene orale, oppure come parte integrante dell’interazione quotidiana con l’animale.

Perché i nomi dei prodotti sono tanto diversi?

Le varietà possono riferirsi all’aggiunta di determinati ingredienti, ma anche ad alcune specie animali o al contenuto (es. “con carote”, “con pollo”, “con pesce”, “ricco in manzo”).

Spesso i produttori inseriscono nei prodotti una serie di materie prime di origine animale per assicurare che gli animali da compagnia ricevano sempre la corretta nutrizione.

Quando la varietà fa riferimento a una specie animale o al contenuto di carne, si riferisce a determinate parti delle materie prime di origine animale autorizzate per il pet food.

Cosa significa “con” o “ricco in”?

Vuol dire che devono essere presenti le seguenti quantità, che dovranno inoltre essere indicate sull’etichetta:

  • “gusto X, Aromatizzato con X” = meno del 4% di X;
  • “con X” = almeno il 4% di X;
  • “ricco in X” = almeno il 14% di X;
  • “X menù” = almeno il 26% di X.

Alcuni ingredienti, per es. quelli aventi un sapore intenso come le erbe, sono inclusi in quantità ridotte.

Le quantità indicate possono essere basate sul principio della reidratazione, es. una varietà “con carote” deve contenere almeno il 4% di carote fresche oppure una quantità equivalente di carote disidratate (vedi oltre).

Cosa vuol dire “ridotto contenuto di grassi” oppure “elevato contenuto di proteine”?

Il produttore è autorizzato ad apporre sulla confezione un claim come “elevato tenore di proteine” per indicare che il contenuto di proteine è almeno il 15% in più rispetto al prodotto “standard”; ugualmente, se il claim indica “ridotto” si intende che il contenuto del nutriente o della materia prima dichiarati sia inferiore del 15% rispetto a un prodotto similare “standard”.

Perché la composizione (lista degli ingredienti) è scritta in modi diversi?

I produttori seguono due modalità di dichiarazione degli ingredienti utilizzati nella ricetta:

  • o per categorie, definite dalla legislazione europea (es. carni e derivati, sottoprodotti di origine vegetale, cereali, minerali ecc.),
  • o per singoli ingredienti (es. proteine disidratate di pollo, frumento, farina di soia, amido di mais, grasso di pollo ecc.).

Per le sostanze minerali, al fine di evitare una lunga lista di nomi, i produttori utilizzano il nome della categoria anche nella dichiarazione per ingredienti (es. “sostanze minerali” invece di “calcio carbonato, cloruro di sodio, cloruro di potassio ecc.”).

Quali materie prime ci sono dentro?

Per produrre un pet food nutriente ma alla portata di tutti, l’industria impiega materie prime derivanti dalla filiera alimentare umana disponibili in eccedenza rispetto alla richiesta, per es. materie prime che sono altamente nutrienti ma “fuori moda” per l’alimentazione umana a causa delle mutate abitudini nazionali e culturali (es. polmone, stomaco, trippa, fegato, cuore, reni ecc.).

Cosa si intende per “carni e derivati”?

“Tutte le parti carnose di animali terrestri a sangue caldo macellati, fresche o conservate mediante un opportuno trattamento e tutti i prodotti e i sottoprodotti provenienti dalla trasformazione del corpo o di parti del corpo di animali terrestri a sangue caldo”.

Tutte le materie prime di origine animale utilizzate nel pet food derivano da animali ritenuti idonei al consumo umano.

In che forma può essere presente un ingrediente?

sacchetto di cibo per animali

Le materie prime non sono sempre disponibili in forma fresca o congelata, ma possono essere utilizzate anche in forma disidratata (es. per una migliore manipolazione o per disponibilità stagionale), es. Composizione: “materia prima (a), materia prima (b), materia prima (c), carote disidratate (0,45% equivalente al 4% di carote), materia prima (d), materia prima (e).”

Perché ci sono gli additivi?

Gli ingredienti sono sia materie prime per mangimi (es. fegato di manzo, carote, fieno ecc.), sia additivi (es. vitamina C, ossido di zinco, betacarotene, tocoferoli ecc.).

Questi contribuiscono a conferire consistenza o colore, o a preservare la qualità del prodotto; inoltre, le vitamine, gli aminoacidi e gli oligoelementi possono essere aggiunti anche per assicurare che il prodotto sia completo a livello nutrizionale.

Molti degli additivi sono impiegati anche nell’alimentazione umana ed è consentito utilizzare solo additivi autorizzati e nella quantità minima necessaria.

Per alcuni nutrienti, la quantità diminuisce durante il periodo di conservazione del prodotto: il contenuto indicato in “Componenti analitici” è la quantità riscontrabile a fine periodo.

Leggi l'articolo su Agricommercio e Garden Center n. 2/2020

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Leggere le etichette. Una guida per gli acquirenti - Ultima modifica: 2020-04-14T18:26:04+02:00 da K4

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